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Gli esercizi di mezza età riducono il rischio di demenza di quasi la metà, lo conferma uno studio

Un ampio studio decennale pubblicato su JAMA rivela che rimanere fisicamente attivi durante la mezza età e l’età avanzata può ridurre il rischio di demenza, incluso il morbo di Alzheimer, fino al 45%. Questa scoperta rafforza il fatto che il declino cognitivo non è puramente genetico e che le scelte di stile di vita durante la mezza età e oltre sono cruciali per preservare la salute del cervello.

I ricercatori hanno monitorato oltre 4.000 adulti in tre fasi della vita (età 26-88 anni) per un massimo di 37 anni. Lo studio ha rilevato che le persone più attive nella mezza età (45-64 anni) e nella tarda età (65-88 anni) avevano un rischio di demenza inferiore del 41-45% rispetto ai loro coetanei meno attivi. Fondamentalmente, l’attività nella prima età adulta non ha mostrato lo stesso effetto protettivo. Ciò evidenzia che quando ti alleni è importante.

Questi risultati suggeriscono che anche iniziare o aumentare l’attività fisica a 50, 60 o 70 anni può proteggere in modo significativo il cervello. Rimanere attivi durante tutta l’età adulta, e non solo in gioventù, è fondamentale.

Perché l’esercizio fisico in mezza età e in tarda età è più importante

Lo studio ha utilizzato un indice di attività che misurava il sonno, il tempo sedentario e l’attività leggera, moderata o pesante. Quelli nelle categorie di attività più elevate durante la mezza età e la tarda età avevano tassi di demenza notevolmente più bassi, anche dopo aver tenuto conto di età, sesso, istruzione, indice di massa corporea, fumo, ipertensione, diabete e colesterolo.

I benefici variavano in base all’intensità dell’esercizio e allo stato del gene APOE ε4, una variante genetica legata all’Alzheimer. L’attività di mezza età da moderata a vigorosa offriva la protezione più forte. Qualsiasi attività in tarda età, anche il movimento leggero, era benefica. È importante sottolineare che l’esercizio sembra mitigare la vulnerabilità genetica sia nei portatori di APOE ε4 che nei non portatori.

Ciò è in linea con le prove esistenti secondo cui l’attività fisica migliora il flusso sanguigno, riduce l’infiammazione, rafforza le connessioni neurali e migliora la plasticità cerebrale, tutto vitale per preservare la memoria e la funzione cognitiva. Pur essendo osservazionale, lo studio suggerisce fortemente un collegamento, non una prova definitiva.

Cosa significa per te: passaggi pratici

La conclusione principale è semplice: non sono necessari allenamenti intensi per tutta la vita per proteggere il cervello. Iniziare o aumentare l’attività nella mezza età o successivamente può ancora fare la differenza.

Obiettivo per un movimento regolare e moderato quasi tutti i giorni. Le attività efficaci includono:

  • Camminata veloce 🚶
  • Ciclismo 🚴
  • Nuoto 🏊
  • Ballando 💃
  • Giardinaggio 🌿
  • Allenamento di resistenza leggera 💪
  • Tai chi o yoga🧘

Se gli allenamenti strutturati sono scoraggianti, incorpora brevi movimenti durante il giorno:

  • Una passeggiata di 10 minuti 🚶
  • Marciare sul posto 👣
  • Una passeggiata di 15 minuti dopo i pasti 🍽️
  • Stare in piedi e fare stretching ogni ora 🧍

Anche chi ha limitazioni di mobilità può impegnarsi in movimenti mirati come esercizi per gli arti superiori, respirazione profonda o mobilità assistita. Consultare sempre un medico prima di iniziare una nuova routine, soprattutto in caso di patologie croniche.

Oltre l’esercizio fisico: un approccio olistico alla salute del cervello

Sebbene l’attività fisica sia potente, è solo un pezzo del puzzle. Fino al 45% dei casi di demenza possono essere prevenuti affrontando i rischi legati allo stile di vita.

  • Salute cardiovascolare: gestisci la pressione sanguigna, il diabete e il colesterolo.
  • Salute dell’udito: effettua lo screening dopo i 50 anni e utilizza gli apparecchi acustici se necessario.
  • Salute orale: mantenere una buona igiene dentale.
  • Benessere sociale ed emotivo: rimani connesso e gestisci lo stress.
  • Nutrizione: seguire una dieta sana per il cervello (MENTE o Mediterranea).
  • Stimolazione mentale: impara, gioca o esercitati con la musica.
  • Sonno: mira a 7-9 ore a notte.

“Non c’è alcun lato negativo nel muoversi di più. Anche un piccolo aumento dell’attività può migliorare il cervello e la qualità generale della vita.” – Dr. James M. Noble, Centro medico della Columbia University.

La conclusione è chiara: non è mai troppo tardi per investire nella salute del cervello. L’aumento dell’attività fisica, soprattutto nella mezza età e oltre, può ridurre significativamente il rischio di demenza.

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